Varato il calendario delle iniziative politico-culturali dell’Associazione Europa III Millennio

settembre 1st, 2009

 

Varato il calendario delle iniziative politico-culturali dell’Associazione Europa III Millennio con una nutrita e articolata serie di incontri (che vanno dalla politica all’informazione, dall’economia, ai trasporti, alle nuove forme di emarginazione) organizzati in varie località della provincia di Ancona.

L’Associazione che basa la sua attività esclusivamente sul volontariato, ha definito, proprio in questi giorni, l’assetto di vertice con la conferma alla presidenza dell’avv. Antonio Mastri, la nomina a coordinatore di Alfio Bassotti e la nomina a segretario generale Sandro Marinelli; l’articolazione territoriale (con la nomina di un responsabile per i diversi centri della provincia): la costituzione di sei commissioni di studio per la stesura di una proposta programmatica sul ruolo e l’attività delle Marche nella prospettiva dell’integrazione europea.

Primo appuntamento, dunque, per domenica 1 dicembre con inizio alle 9 all’Auditorium dell’ Hotel Federico II di Jesi con un dibattito sul tema: “La politica nelle Marche: passato e presente in prospettiva Europea”, al quale prenderanno parte Marco Lucchetti, capogruppo regionale della Margherita e Carlo Ciccioli, capogruppo e coordinatore regionale di Alleanza Nazionale.

Sarà lo stesso coordinatore dell’Associazione, Alfio Bassotti, a trarre le conclusioni del dibattito.

L’incontro sarà aperto dal presidente Antonio Mastri che illustrerà programmi e proposte dell’Associazione Europa III Millennio. Nell’occasione sarà anche ricordato l’arch.Neampotisto Filonzi Ducci, tra i promotori dell’Associazione e scomparso di recente.

Europa III Millennio ha tra i suoi scopi statutari quello di dare solidarietà solo a quei partiti ed ai loro candidati che nelle elezioni europee si collegano al Partito Popolare Europeo ed ai partiti liberal democratici. E’ impegnata perché si costruisca un grande raggruppamento di centro in cui ritrovino cittadinanza tutte le motivazioni ideali dei cattolici e dei liberali democratici. Rivendica, infine, tutto il patrimonio dei cattolici e dei laici nella cosiddetta Prima Repubblica.

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